giovedì 10 novembre 2011

CERCASI

                                                                CERCASI
                                               CITTADINI          COMUNI
                                                                  DELUSI
                                        DALLA CATTIVA POLITICA E DAL SISTEMA
                                                                  DESIDEROSI
                                                 IMPEGNARSI      CONCRETAMENTE
                                                                 PER CAMBIARE

 Incontro Venerdi 25 Novembre 2011 ore 21 c/o Educatorio della Provvidenza
Torino Corso Trento 13 (isola pedonale della crocetta presso incrocio C.so Einaudi-C.so Duca
degli Abruzzi)

Info: noicittadinicomuni@libero.it

giovedì 21 luglio 2011

basta caste- basta tasse

A  loro lauti stipendi e privilegi...... a noi  i sacrifici


BASTA  CASTE!  BASTA TASSE !



In Belgio 400 giorni senza governo   .... 4,2% aumento del PIL     ... AH!  AH! AH!

giovedì 19 maggio 2011

A prescindere dalle competizioni elettorali.......

che ci interessano abbastanza poco finche'perdura  un sistema che li rende pressoche' tutti uguali.......

Qualunquismo?  Tutt'altro.... I cittadini comuni  sono propositivi  perche' sanno che i  due pilastri

alla base di una societa' libera, creativa e prospera sono:

IL RICAMBIO  POLITICO  -- IL RICAMBIO SOCIALE

PILASTRI OGGI MANCANTI  E  DI CUI PARLEREMO LA PROSSIMA VOLTA

martedì 3 maggio 2011

A SCANSO DI EQUIVOCI....... CHI SIAMO

 I CITTADINI COMUNI NON HANNO PRECONCETTI IDEOLOGICI- PARTITICI O PARTITOCRATICI-NE' INTERESSI CORPORATIVI- NE' SONO LEGATI A CONSORTERIE DI ALCUN  TIPO- AMANO LA LIBERTA'  E CERCANO DI RAGIONARE CON LA PROPRIA TESTA-PERCIO' NON SONO PROPENSI A DARE MANDATI IN BIANCO  O CONSENSI A FORZE POLITICHE  CHE NON SIANO COERENTI, LIBERALI  E  RISPETTOSE INNANZITUTTO DELLA SOVRANITA' DEI CITTADINI, NE' A POLITICI  CHE TENDANO A RENDITE DI POSIZIONE PIUTTOSTO CHE  AL SERVIZIO  DEI CITTADINI (vedasi   MANIFESTO contenuto nel blog: www.noicittadinicomuni.blogspot.it)

I CITTADINI COMUNI  SONO CRITICI VERSO UN SISTEMA CHE RITENGONO ILLIBERALE
MA  RIPUDIANO OGNI ATTEGGIAMENTO DEMAGOGICO.
INFATTI ALLE CRITICHE FANNO SPESSO SEGUIRE  IDEE E PROPOSTE  COSTRUTTIVE
(Vedasi il blog e messaggi che seguiranno)

domenica 24 aprile 2011

sotto a chi tocca

"....sino ad ora l'arte di governare e' stata l'arte di derubare e di asservire un grande numero di persone a
vantaggio di un piccolo numero di persone; e la legislazione e' stata il mezzo per trasformare questi soprusi in sistema. I re e gli aristocratici hanno fatto molto bene il loro mestiere; spetta ora a  voi fare il vostro..."
- Maximilien Robespierre L'an I, 21 Floreal


" Il governo non e' la soluzione dei nostri problemi. Il governo e' il problema" - Ronald Reagan-


"I governi diventano liberali solo quando vi sono costretti dai cittadini"- Ludwig Von Mises-

martedì 22 marzo 2011

A PROPOSITO DEL PRENDERCELA IN QUEL POSTO.............

a proposito del suddetto probabile evento, descritto con linguaggio poco elegante ma certamente efficace
da parte di un nostro  importante leader politico con riferimento  alla ns. partecipazione ai venti  di guerra
libici e all'invasione delle nostre coste da parte di decine di migliaia di clandestini
noi cittadini comuni ci chiediamo-

 perche' e con  quale scopo concreto siamo intervenuti in un simile guazzabuglio  di guerra in cui
nessuno  dei partecipanti ha ben chiaro ne' l'intento ne' chi comanda o dirige le operazioni salvo
il sospetto che qualcuno voglia fare fessi altri  (per esempio noi) ?

perche' si continua a considerare ineluttabile l'invasione della nostra  terra da parte di centinaia di migliaia
di rifugiati o clandestini senza controllo ,incoraggiandone cosi' ancora di piu' l'arrivo,

e non si parla mai  di bloccarli alla partenza o in mare con un blocco navale(ovviamente con la
dovuta  assistenza umanitaria) per poi ricondurli ai ,lidi di partenza?

Perche?  C'e' qualcuno che ce lo vuole spiegare?   Grazie

lunedì 21 marzo 2011

se tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge...........

Se cosi e' ( art 3 della costituzione) ognuno, a qualunque classe o categoria appartenga, deve rispondere
dei propri atti e  comportamenti, compresi politici, magistrati o chicchessia.

Percio' a noi cittadini  di comune buon senso sembra  sia giusto sia ripristinato il principio di responsabilita' civile dei magistrati  anche in  ossequio  al responso della volonta' popolare espressa nel referendum del 1988 con una maggioranza dell'89%.

Cio' detto al di la' e al di fuori di ogni ideologia o di ogni e qualsivoglia posizione partitica, ma semplicemente in forza di un principio democratico e di uguaglianza dei cittadini.

Alla stessa stregua  anche i politici devono sottostare a questi principi e non godere di privilegi e immunita' di qualsiasi genere

la funzione del politico va considerata con grande rispetto  ma non privilegiata come non lo e' qualsiasi funzione o attivita' del comune cittadino

sabato 19 marzo 2011

dal baciamano alla guerra

Sara' opportuno passare repentinamente dalle guasconate amichevoli (accoglienze trionfali al tiranno
e alla sua corte di amazzoni e scimitarre) alla guerra al tiranno stesso?

- Dobbiamo farlo perche' ce lo chiede la real politic di quelli ( gli amici europei) che fino a ieri nicchiavano
 o rispondevano picche alle nostre richieste di aiuto per fronteggiare gli sbarchi sulle nostre coste?

-Cos'e'  questa improvvisa  concordanza di amorosi sensi tra maggioranza e opposizione su questo
 azzardato intervento?

-Chi andiamo a difendere? Chi sono questi insorti?  Siamo sicuri che  andiamo a difendere
 gente  amica   che tutelera' i nostri interessi?

- O non sarebbe meglio prepararci  a difendere le nostre coste da invasioni che se proseguiranno
  con frequenza e intensita' sempre maggiori creeranno problemi insolubili per la nostra nazione?

DOMANDE CHE  SORGONO IMPELLENTI E INELUDIBILI DA NOI CITTADINI COMUNI

domenica 13 marzo 2011

libri da leggere

 Libri da leggere

Lo Stato canaglia ( come la cattiva politica continua a soffocare l'Italia)- di Piero Ostellino-Ed. Rizzoli

Perche' sono uscito dalla casta - di Willer Bordon-Ed. Ponte alle Grazie ( un uomo politico che
ha avuto  il coraggio di dimettersi dal  Senato racconta in presa diretta gli sprechi e il declino della
nostra classe dirigente)

 Il solista - di Luigi De Marchi-ED. Interculturali-  (un saggio che gia' nel titolo spiega che quella dominante in  Italia (e non solo) e' una cultura di coristi, dove i piu' cantano in coro le solite due o tre vecchie  e noiose canzoni e dove i solisti hanno vita difficile, ma solo  fuori dalla questa logica corale 
si puo' costruire qualcosa di nuovo.

sabato 12 marzo 2011

le facce che ci guardano dai manifesti-chi paga?

Si approssimano le elezioni amministrative  e diventano sempre piu' numerosi i manifesti con facce

e slogans il piu' delle volte insulsi e insignificanti che  ci allettano per avere il nostro voto.

Hanno cominciato ad apparire in autunno ed ora  sono migliaia in tutta la citta'. Lenzuolate che  avvolgono

anche  le carrozzerie dei tram e dei bus .  Facce e slogan, non un programma .

Specie in questo tempo di crisi  sorge spontanea la domanda:chi paga?

E' di pochi giorni fa la notizia data da un giornale secondo il quale da un'inchiesta UILgli italiani che

campano di politica sarebbero 1.300.000.

Ci viene anche in mente che nel 1993 oltre il 93% di noi cittadini aveva votato per l'abolizione
del finanziamento pubblico ( cio' dalle nostre tasche ) dei partiti, e che  stante che il finanziamento
e' stato ripristinato per legge sotto il nome di rimborso elettorale ( sempre dalle nostre tasche)
uno studio dell'ARES ha previsto in poco meno  di due miliardi  di euro l'ammontare di detto
rimborso per il periodo 2008/2013.

Grazie per l'attenzione e a rileggerci!

lunedì 7 marzo 2011

la leggenda dell'abolizione delle province

Le  province hanno competenze ben modeste e limitate che potrebbero essere tranquillamente demandate

 ai comuni capoluoghi  o alle regioni annettendo  a questi  il personale impiegatizio.

 Abolendo le province si risparmierebbero almeno 115 milioni di Euro l'anno che servono per pagare

gli oltre 4.000 politici addetti alle province.

Da anni e in particolare  nelle ultime campagne elettorali tutti, o quasi, i partiti hanno promesso:

aboliremo subito le province. Nulla e' stato fatto anzi si e' di nuovo andati alle elezioni provinciali

non molto  tempo fa e non si e' piu' parlato di abolirle neppure nel  recente progetto federalista.

Chissa' perche?

Le province sono un formidabile serbatoio di poltrone da distribuire: 104 presidenti- 104 vicepresidenti-

894 assessori- 104 presidenti delle assemblee consiliari- 3.ooo consiglieri  PER UN TOTALE

di 4.206 POLITICI CHE CI COSTANO OLTRE 115  MILIONI L'ANNO.

Una massa di prebende che persino Salvi e Villone nel loro libro scrivono che gli addetti ai lavori

sanno benissimo che  la provincia e' l'anello debole del sistema di governo  locale e che nella

bicamerale D'Alema gia' si parlo' di abolirle, ma dicono loro,  PER ABOLIRLE CI VORREBBE

UNA GRANDE ONDATA POPOLARE  (SIC!)

domenica 6 marzo 2011

la favola della sovranita' popolare

LA TEORIA: art. 1 costituzione:" la sovranita' appartiene al popolo che la esErcita nelle forme e nei limiti della costituzione".

Art 75 Costituzione" E' indetto referendum popolare per deliberare la abrogazione totale o parziale di una legge  o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedano 500.000 elettori o cinque consigli regionali.

                                                              LA PRATICA E LA REALTA'

- il referendum popolare del 1988 con l'89% dei SI sanci'  il principio di responsabilita' civile dei magistrati.

  La partitocrazia italiana fece subito approvare una legge che andava esattamente nel senso opposto

-nel 1993 il 90,3% degli italiani votarono per abolire il finanziamento pubblico dei partiti
Pochi mesi dopo la partitocrazia reintrodusse il finanziamento pubblico dei partiti cambiandogli
semplicemente nome, cioe' chiamandolo " rimborso elettorale"................ma non solo: i soldi
ai partiti sono aumentati a dismisura tant'e' che l'ARES ha previsto per il quinquennio 2008-2013
un ammontare di poco meno meno di due miliardi a favore dei partiti

- l'attuale legge elettorale non permette al cittadino elettore di scegliere il candidato preferito
essendo i candidati scelti  dalle segreterie dei partiti, cioe' da qualche capo-partito


                                                            EVVIVA LA SOVRANITA' POPOLARE

mercoledì 2 marzo 2011

1.300.000 italiani campano di politica

Aihme' , ci siamo sbagliati quando abbiamo citato un libro secondo il quale sono piu' che 400.000 gli
italiani cha campano di politica.
Secondo il giornale "Libero" del 26 febbraio scorso un'inchiesta choc della UIL rivela  che gli italiani
che campano di politica direttamente o indirettamente ammontano ALLA BELLA CIFRA DI
1.300.000.

Questo esercito ci costerebbe ogni anno 18,3 miliardi di Euro. Piu' altri 6,4 derivanti, secondo questa inchiesta,da un "sovrabbondante" sistema istituzionale. Si tirano le somme e si arriva a quota 24,7 miliardi  CHE NOI PAGHIAMO!

Il 12% del gettito IRPEF se ne andrebbe per mantenere questa gente,cioe' mediamente ciascuno di noi
avrebbe a suo carico 646 Euro per mantenere lor signori.

E' populismo  pretendere di tagliare subito almeno del 50% questa spesa?

venerdì 25 febbraio 2011

E mail

I lettori di questo blog se desiderano interloquire possono anche scrivere alla seguente Email:
noicittadinicomuni@libero.it

aveva ragione il vecchio cow boy

Si, aveva ragione il  vecchio Ronald Reagan quando diceva" Il governo non e' la soluzione ai nostri problemi. Il governo e' il problema"
Lo abbiamo imparato bene noi italiani con il nostro sistema partitocratico succhia -risorse.
E allora parliamo ancora un po'  ancora delle retribuzioni della casta politica. La prossima volta
magari parliamo del FISCO.

All'origine c'e' l'art. 69 della Costituzione che recita:" I membri del parlamento ricevono un'indennita'
stabilita dalla legge".  SACROSANTO!
Ma si parla di "indennita", non di di stipendio, di pensione, di vitalizi,  diarie , privilegi e altro.
"INDENNITA'"  sia dal punto di vista del vocabolario che da quello giuridico ha un ben preciso
e limitato significato. Non significa compenso ne' stipendio bensi' semplice "rimborso" un "aliud
pro alio", un qualcosa che sostituisce una perdita, non certo un reddito.

Certo i politici vanno pagati ma non molto di piu' di quello che guadagna  la media del cittadino italiano.

Inoltre lo stipendio non devono deciderlo loro ma noi che siamo i loro mandanti. Non si e' mai visto
che un amministratore di condominio si autoimponga lo stipendio. Sono coloro che lo eleggono
( i condomini ) che lo decidono. E se lui non e' d'accordo cambia condominio o lavoro!
Questi signori non sono  dipendenti dello stato ma mandatari provvisori della volonta' popolare.

E allora, visto che si parla tanto di modifiche alla Costituzione, perche' non fare una bella modifica
per stabilire che sia un organo ( non composto da politici), magari una commissione popolare composta
da varie categorie sociali (commissione che deve lavorare gratis ovviamente) a decidere per esempio ogni tre o cinque anni, quale debba essere l'indennita' da corrispondere ai politici?
Ahime' questa e' una proposta concreta... e poi dicono che il popolo e' qualunquista !

venerdì 18 febbraio 2011

i costi della politica

In un recente libro scritto da due deputati e' stato calcolato che in Italia il personale politico, dai deputati
ai consulenti esterni, costituisce una vera e propria armata: 427.000 persone che comportano un'enorme
spesa a carico dei contribuenti.
Sono stati scritte  migliaia di pagine sui costi  eccessivi della politica in questi ultimi anni.
Ma nessun significativo taglio e' stato fatto  ad assegni, retribuzioni, indennita' e privilegi che portano
parlamentari e altri a percepire somme sette-otto volte maggiori dello stipendio di un cittadino medio
( basti pensare che un parlamentare percepisce una pensione di tremila euro mensili dopo soli cinque
anni di attivita' quando un lavoratore percepisce meno della meta' dopo 35 anni di lavoro)
Nessun taglio e' stato fatto al costo dei partiti che attraverso i rimborsi elettoralil'ARES ha previsto per
il quinquennio 2008-2013 ammontare a poco meno di due miliardi di euro ( e cio' alla faccia del referendum
del 1993 con il quale il 93% di noi cittadini aveva votato per l'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti.
E poi dicono che, di fronte alla crisi, bisogna tagliare, tagliare nella spesa pubblica! Perche' non cominciano da se stessi?

Possiamo ancora noi cittadini dare fiducia a questa gente?

giovedì 17 febbraio 2011

MANIFESTO

NOI CITTADINI COMUNI  STANCHI

- di caste privilegiate che prosperano a nostre spese
- di una burocrazia costosa e soffocante
- di un fisco che ci obbliga a lavorare piu' di sei mesi l'anno per pagare tasse onerose ed eccessive
- di una cattiva politica volta all'esercizio del potere  e degli interessi personali piu' che al bene comune
- di consorterie corporative che impediscono al singolo cittadino meritevole, ma privo di protezioni e
  potenti agganci, di emergere e sviluppare le proprie qualita'
- di un sistema elettorale che svilisce la nostra qualita' di cittadini sovrani togliendoci il diritto di scegliere
 i nostri rappresentanti in parlamento che ci vengono imposti dai capi-partito

   pur rispettosi delle leggi della Repubblica     DICIAMO

 che, perseverando questa situazione, NON CI STIAMO PIU' a dare mandati in bianco e il nostro
 consenso a forze che, con la loro gestione della politica, ci relegano al rango di sudditi